Composizione corporea e bioimpedenziometria

Tra i tanti parametri che il nutrizionista utilizza per svolgere il suo lavoro, particolare attenzione va riservata alla composizione corporea, cioè la determinazione della quantità di fluidi, massa libera da grasso (comunemente detta “massa magra”) e grasso, che viene effettuata solitamente mediante la tecnica chiamata bioimpedenziometria.

Lo strumento di cui si avvale, detto bioimpedenziometro, non è altro che un apparecchio in grado di emettere frequenze di corrente elettrica a bassa intensità e di rilevare alcuni parametri dopo che esse abbiano attraversato il corpo. L’immissione della corrente elettrica è effettuata attraverso piccoli elettrodi adesivi applicati alla mano e al piede destro e non comporta nessun dolore, fastidio o sensazione spiacevole.

L’analisi dei parametri ottenuti, effettuata da un apposito software, permette di ricavare dati diretti sullo stato di idratazione e sulla massa cellulare del soggetto. In poche parole, è possibile rilevare l’eventuale presenza di disidratazione o ritenzione idrica e stimare la massa muscolare. In aggiunta, partendo da questi dati, il software è in grado di fornirci stime (attenzione, ho detto STIME!!!) sull’acqua totale ed extracellulare, metabolismo basale, massa grassa e così via.

Perché proprio il bioimpedenziometro?

Innanzi tutto perché il bioimpedenziometro è un apparecchio affidabile e di semplice utilizzo, in secondo luogo perché permette di avere molte più informazioni di una semplice bilancia.

Faccio sempre questo esempio: se due persone, con lo stesso peso e la stessa altezza, salissero sulla bilancia senza che noi le vedessimo, leggendo i valori non noteremmo alcuna differenza.
Ma se una di esse fosse un atleta e l’altra un obeso? La differenza è enorme, eppure la bilancia non è in grado di dircelo!

La possibilità di tracciare un quadro preciso sulla composizione corporea (cioè stimare quanto di quel peso è rappresentato da acqua, quanto da muscolo e quanto da grasso) permette di monitorare l’evoluzione di un soggetto sottoposto ad un intervento nutrizionale e di apportare modifiche mirate al raggiungimento del risultato ottimale.

La valutazione della composizione corporea mediante la bioimpedenziometria è oggi un valido supporto in molti ambiti, tra cui l’allenamento sportivo, la riabilitazione post-infortunio, il trattamento dei disturbi alimentari e il monitoraggio del paziente oncologico.

Fonti:

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